Inaugurerà domenica prossima, 14 Maggio 2017, dalle ore 17:30, presso il M.A.D. Museo Arte Design di Campello sul Clitunno, l’esposizione “Arte garaggesca” di Celsauro Ceccobelli, che rimarrà visitabile fino al 4 Giugno.
L’accezione contemporanea di scultura risulta sempre più dinamica e onnicomprensiva, andando quindi a includere, oltre a realizzazioni più tradizionali, anche opere o operazioni site specific quali costruzioni, installazioni spaziali e interventi ambientali. A ciò si aggiunge un rinnovato spirito speculativo circa le sue modalità significanti con la sperimentazione di materiali nuovi e di diversa natura, convertiti dunque a media tecnici capaci di offrire inediti spunti estetici e di ricerca.
Tale attenzione nei confronti del materiale, analizzato non solo nella sue qualità fisico-oggettuali, ma soprattutto, nella sua identità funzionale e fenomenologica, rivestendo un’importante centralità, è leggibile nell’opera Moto Perpetuo di Celsauro Ceccobelli.
La scultura esplicita la propria ragion d’essere anche attraverso capacità che potrebbero essere definite come funzionali, anche se tuttavia non ottemperano ad alcun fine utilitaristico.
Tali caratteristiche, sottolineandone la complessità, mettono in evidenza la pluralità metodologica con cui le opere narrano esse stesse, istituendo simultaneamente una critica nichilistica nei confronti delle moderne prescrizioni di “utilità” e “funzionalità”.
“Crediamo in un’arte interattiva, rivolta ad una pratica sociale, che non sia godibile solo dal punto di vista estetico, e dove sia sempre presente la componente ironica. – affermano gli autori, a proposito delle loro opere “Post-Apocalittiche”, che stanno realizzando da un anno a questa parte, a metà tra arte e design – Per adesso il nostro intento è dare una nuova vita a meccanismi che hanno servito con piacere l’umanità, resuscitandoli per un loro futuro (speriamo) di gloria eterna. Ci piace inoltre che spicchino per contrasto visivo: devono rimanere sporchi… devono graffiare con il proprio vissuto. Noi vogliamo che restino funzionali, ma decontestualizzati rispetto all’uso originario, e grazie all’aggiunta di nuova tecnologia, sono riqualificati a un nuovo utilizzo!”